Ogni anno il 5 luglio si festeggia un avvenimento che risale al 1946. Quel giorno un sarto parigino, chiamato Louis Reard, presentò al mondo intero quello che per anni è diventato il simbolo dell’emancipazione femminile. Il bikini.
Il nome utilizzato ricorda l’atollo di Bikini, dove vennero effettuati i test con la bomba atomica solo qualche settimana prima che venisse realizzato l'indumento.
Visto il contesto storico, stiamo sicuramente parlando di un capo “esagerato” che a quel tempo destò molto scalpore. Ci sono voluti ben 15 anni dalla sua commercializzazione affinché il bikini diventasse il costume da bagno più amato da tutto il mondo. Anche se, in realtà, ritroviamo i costumi a due pezzi già nell’antichità, come risulta da affreschi e mosaici di epoca greca e romana.
La storia del bikini è importante per noi perché ci aggancia ad un brand oggi internazionale, famoso per i costumi ma anche per i vestitini e i leggins, tutti realizzati con la stampa sublimatica. Sto parlando di Black Milk, l’etichetta fashion che ha conquistato il mercato grazie ai favolosi costumi da bagno dedicati a star wars e al suo R2D2, il personaggio fantastico di Guerre Stellari, diventato virale anni fa.
Black Milk è stata creata da James Lillis nel 2009, quando ha cominciato a cucire da stilista autodidatta per poi riuscire ad ottenere, nel giro di pochi anni, un enorme e inaspettato successo. Se si approfondisce la storia di questa azienda, appare davvero incredibile che oggi Black Milk sia una realtà multimilionaria che distribuisce i suoi prodotti a livello globale.
Immagina che tutto è cominciato quando James, stanco di fare lavori ordinari e di guadagnare appena i soldi per l’affitto, decise di trasformare la cucina di casa in uno studio per imparare a cucire pezzi personalizzati. Partiva da zero e senza un budget minimo, tanto che per comprare la sua prima macchina da cucito ha dovuto vendere il suo lettore CD.
Fu solo quando una delle sue modelle decise di comprare il primo leggins riuscito bene che James decise di cominciare a fare sul serio. Ma non fu facile all’inizio, perché nessun negozio era disposto a vendere le sue prime creazioni. È stato grazie al blog e ai social che Black Milk è riuscito a rendersi visibile e ad ottenere sempre più clienti in tutto il mondo.
Storie come questa sono un esempio di come si possa raggiungere il successo mettendo in gioco la propria creatività con impegno e costanza, soprattutto se questa incontra il marketing, la comunicazione, e l’innovazione dei materiali e delle moderne tecniche di stampa.
La vera svolta infatti è arrivata quando James ha deciso di dedicarsi alla sublimazione su materiali elastici e sintetici. Come saprai, la stampa sublimatica utilizza il poliestere come materiale di base, o tessuti misti poliestere e cotone, elastan, microfibra, nylon o viscosa.
Le attrezzature
La stampa sublimatica può essere un fattore di successo per attività all’origine piccole e artigianali come Black Milk. Le attrezzature attualmente presenti sul mercato si differenziano per rispondere alle tue esigenze produttive e alle tue capacità di investimento. Per questo puoi scegliere tra le diverse possibilità offerte da Duecì. Le trovi nell’elenco qui sotto.
Epson F100 - Questa stampante non è l’ideale per l’abbigliamento completo ma super compatta e poco costosa per chi vuole approcciare alla sublimazione. Soddisfa le esigenze dei produttori che desiderano creare prodotti su misura come cappellini, grembiuli, cordini e piccoli cuscini.
Epson F500 - Progettata per permettere alle aziende di ampliare l’offerta, SureColor SC-F500 è la prima stampante a sublimazione da 24 pollici di Epson (circa 60 cm di stampa). Semplicità ed efficienza, coniugati in un design minimalista, compatto e che si adatta ad ogni ambiente di lavoro.
Texart RT-640M - È la stampante più versatile e con un’area di stampa di 160 cm. È progettata in modo intelligente per consentire la stampa indiretta su carta transfer o diretta su tessuto con la convenienza di avere un unico dispositivo.
Texart XT-640 - Con una velocità di stampa fino a 63 m²/h*, XT-640 è una macchina da produzione. Offre stabilità, qualità di stampa e eccellenti prestazioni anche ad alte velocità.
Roland ZT-1900 - La stampante industriale a sublimazione Roland ZT-1900 è progettata per i lavori tessili più impegnativi: 190 cm di larghezza, sistema di alimentazione adatto a rotoli jumbo, velocità di stampa incredibili – 220mq/ora in modalità bozza e 150mq/ora in modalità produzione – e prestazioni efficienti dell’inchiostro. I costi di gestione incredibilmente bassi permettono un facile ritorno dell’investimento.
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